Dopo i cori vergognosi di Cagliari, nei confronti di un uomo che (a loro insaputa ovviamente) stava morendo, la Curva Fiesole ha risposto alle accuse con un comunicato.
Eccolo:
Ci troviamo a scrivere queste righe, dopo il tragico fatto della scomparsa del tifoso sardo durante Cagliari-Fiorentina, assumendoci le nostre responsabilità come sempre. Nessuno di noi poteva lontanamente immaginare la tragedia che si stava consumando in quei momenti, chiunque abbia messo piede in uno stadio capirà perfettamente il contesto e la dinamica dei fatti. Sul coro che è stato cantato dal settore ospiti: da quando sono nate le tifoserie, i cori offensivi, anche pesanti, sono stati e sono tutt’ora all’ordine del giorno, il falso moralismo di chi oggi si scopre ‘buon samaritano’ è inaccettabile. Quello che fa la differenza, nel contesto di Venerdì sera, rispetto a centinaia di altre situazioni simili, è che un tifoso ha perso tragicamente la vita. Se solo ci fosse stato il minimo sentore di un epilogo drammatico del genere, i tifosi viola presenti avrebbero fatto silenzio. A chi dice che il settore ospiti ha consapevolmente offeso un uomo che stava perdendo la vita, francamente non sentiamo la necessità di rispondere. La mortificazione che proviamo per il malinteso creatosi è enorme, ma comunque non paragonabile a ciò che in questo momento stanno passando le persone vicine a Daniele.
Certo , sicuramente non sapevano che Daniele stava morendo, ma sicuramente si intuiva che stava succedendo qualcosa di serio, e a prescindere la morte non si augura a nessuno, e pensare che al minuto 13 ce’ stato il ricordo di Davide, dai Viola proprio non doveva partire quel coro becero!