A Cronache di spogliatoio il racconto di Maximilian Dolghi, un dipendente di Villa Stuart a Roma dove si sono operati molti calciatori, che è diventato amico di molti di loro, tra cui dell’ex viola Aleksandr Kokorin:

Ero a bere il caffè con Francesco Totti il giorno in cui ha annunciato il ritiro dal calcio. La storia cambiava e io l’ho visto con i miei occhi. Sono arrivato a Trigoria: “Francesco Totti la sta aspettando”. Non mi conosceva, ma saputa la mia storia aveva accettato di bere un caffè insieme a me, in un giorno così importante. Lavoro con Mariani, il chirurgo che ha operato Totti prima del Mondiale e il capitano, al suo ritorno, gli ha regalato una Coppa del mondo in miniatura. Gli ha detto: “Mi hai convinto che ce l’avrei fatta, senza di te non sarebbe stato possibile”. Nel 2018, Kokorin, quando giocava nello Zenit di Mancini, si ruppe il crociato. Su consiglio dell’allenatore andò a farsi operare a Villa Stuart. Abbiamo stretto un’amicizia importante. Poi quando è arrivato a Firenze mi chiese di licenziarmi per seguirlo. Chiesi un mese di ferie per accompagnarlo. Kokorin voleva alloggiare al Four Season come una vera star e mi ha fatto vivere in un altro albergo di lusso sotto suo nome: ogni tanto la gente mi scambiava per lui. Sono moldavo, tifoso della Roma. A 10 anni sono venuto in Italia con mia mamma, volevo entrare nel mondo del calcio e con il mio lavoro a Villa Stuart ho realizzato il mio sogno

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