Nessun cambio in panchina per il momento. Beppe Iachini sarà regolarmente seduto sulla panchina viola per la partita contro il Parma.
Ma la fiducia della società verso il tecnico di Ascoli sembra ormai finita. E la pazienza pure. Perfino il presidente Commisso sembra essersi convinto che la scelta di confermare il “tecnico della salvezza” della scorsa stagione si sia rivelata un clamoroso boomerang.
Mentre Barone e Pradè avrebbero già fatto il cambio in panchina la scorsa estate. Errori di “gioventù” per il presidente gigliato, ma errori che a Firenze si possono pagare molto cari. Perché la fiducia che i tifosi hanno riposto in “Mister fast fast fast” sembra affievolirsi di giorno in giorno.
Serve un cambio di marcia, sia a livello di decisioni societarie che di costruzione di una Fiorentina finalmente (almeno) competitiva.
Perché lo “spettacolo”, se così si può definire, a cui abbiamo assisitito in questo inizio di campionato, è a dir poco scoraggiante.
Insomma, fiducia a tempo per l’attuale tecnico. Ma, appunto, fino a quando? E, soprattutto, quali alternative?
Il sogno, si sa, ha un nome e anche un cognome: Maurizio Sarri. L’ex Napoli, Chelsea e Juventus farebbe carte false per allenare la Fiorentina. Ma, c’è un però. Se la scelta cadesse su Sarri, ma bisogna attendere la risoluzione del contratto che lo lega ancora alla Juventus, bisognerebbe che il presidente fosse disposto a costruire una squadra ben più competitiva della attuale. E certo sarebbe un bel segnale per i tifosi. Una sorta di garanzia sul progetto.
Ma, come detto, attualmente Sarri è sotto contratto con i bianconeri. E a dirla tutta, i suoi ingressi “in corsa” non hanno mai portato nulla di buono.
L’alternativa più gettonata in queste ore (si era parlato anche di Aquilani ma le voci non hanno mai trovato un vero fondamento) è quella di riconsegnare la panchina viola a Vincenzo Montella, ancora sotto contratto con la Fiorentina fino alla fine di questa stagione.
Insomma, una soluzione indolore, almeno da un punto di vista economico.
E i tifosi cosa pensano? Tolti quei pochi che hanno ancora grande stima del tecnico partenopeo, la maggioranza vedrebbe un ritorno in panchina di Montella come un ulteriore affronto.
Altre soluzioni, non sembrano esserci. Perchè sarebbe molto difficile trovare un allenatore, che sia migliore di Iachini e che accetti di sedere sulla scottante panchina viola per pochi mesi.
Dopo il Parma, durante la sosta, sapremo qualcosa di più.
Nel frattempo anche i giocatori sono chiamati ad una presa di responsabilità. Perchè non è comunque accettabile fare le figure che hanno fatto a Roma, consegnandosi nelle mani dei giallorossi, firmando la resa dopo pochissimi minuti.
C’è una maglia da rispettare sempre. Ed è bene che questo, anche loro, lo abbiano ben chiaro.