Vincenzo Montella prova ad analizzare l’ennesima sconfitta della sua Fiorentina (la quinta consecutiva, record negativo).

La squadra era impaurita, stava aspettando che gli avversari facessero gol. La squadra nel primo tempo ha perso sicurezza. Voglio ripartire dal secondo tempo, dallo spirito e dall’aiuto del pubblico, perchè lo abbiamo sentito. Serve unità, se vogliamo andare avanti come la prima parte ci facciamo del male. Abbiamo sprecato tante occasioni, che prima avremmo fatto. Oggi squadra a due volti, malissimo il primo, bene il secondo. Si deve partire dal buono che c’è, stare tutti insieme e ripartire, ci siamo fatti del masochismo, cerchiamo ora di ripartire tutti insieme e riportare questa città dove merita. Oggi era una partita da pareggio, ma non siamo stati fortunati, anche se la fortuna va da chi ci crede di più. Da quando sono arrivato non siamo riusciti a fare punti, siamo senza obbiettivi da dopo la semifinale. Dobbiamo stare uniti e fare questo sforzo. Vlahovic sta crescendo molto, è stato sfortunato anche domenica scorsa. Ha voglia e qualità, è molto motivato.

E poi quelle in sala stampa:

La squadra si è sentita accarezzata durante il secondo tempo, è quello di cui abbiamo bisogno. L’anno prossimo non dobbiamo comprare i giocatori, non è questo il problema, dobbiamo unirci tra di noi, città e squadra, è questo che dobbiamo fare. Cosa si aspetta per il futuro? Noi dobbiamo pensare al presente, pensare a come unirci, altrimenti diventa tutto complicato. Come unirci: questa è la cosa più importante. Creare entusiasmo tra le parti. Fiorentina impaurita? Faccio fatica a dirlo, la squadra non c’era. Riprendersi nel modo in cui ci siamo ripresi nel secondo tempo non è banale, significa che ci sono dei valori. Non è un problema fisico il nostro, è mentale. Unendoci, tutte le parti, si fa il bene di Firenze e della Fiorentina. La lettera di Diego Della Valle? Il messaggio era: ragazzi, lasciamo stare la squadra, poi parlerò e dirò la mia a fine campionato. Questo era l’obiettivo con cui è stata fatta, io l’ho letta così”

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