Continua la diatriba tra Lega e squadre di Serie A per l’estetica della fascia da Capitano. In particolare fa discutere la polemica in riferimento a quella utilizzata dalla Fiorentina, con la scritta “DA13” in ricordo di Davide, per la quale la Fiorentina è disposta addirittura a pagare le multe.

Sull’argomento interviene anche la giornalista Arianna Ravelli del Corriere della Sera che ci va gù pesante contro Marotta, a seguito delle sue dichiarazioni.

Da una settimana il calcio italiano parla della indispensabile decisione di vietare le fasce da capitano personalizzate, e si sta ancora aspettando di trovare la soluzione – di puro buon senso – che consenta ai giocatori della Fiorentina di far vivere il ricordo di Astori. Ne è seguito perdibilissimo dibattito, anche se la Fiorentina si era già detta disposta a pagare le multe (un’assurdità). Impagabili le parole di Beppe Marotta, ad della Juve: «Rispetto per i sentimenti, ma c’è un regolamento. Ne parleremo». Detto dal dirigente della società che espone due scudetti che sono stati revocati. Un consiglio: parlatene poco, risolvetela subito e poi dedicatevi a cose più serie, perché dare ragione alla Bild che ci sbeffeggia è molto fastidioso”.

Sull’argomento sono intervenuti in molti, sia i giocatori della Fiorentina in Nazionale che chiedono di usare buon senso, sia i loro compagni solidali con il ricordo del Capitano Viola.

Sono arrivate anche le parole dell’ex viola Roberto Galbiati: “La Lega dovrebbe pensare ad altro, queste sottilezze che non servono a niente. Non è possibile non sapere quante squadre giocheranno in B e C, la fascia è una cavolata enorme”

 

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