Ecco la prima conferenza stampa di Beppe Iachini da allenatore della Fiorentina.

La conferenza stampa di Beppe Iachini si apre con le parole del nuovo tecnico gigliato:
Volevo ringraziare Commisso che è persona appassionata e tifoso, un combattente. Mi ha detto che ci somigliamo molto, sono contento e mi auguro di poter ripagare questa stima. Allo stesso modo Barone, Pradè, Giancarlo che hanno avuto parole di apprezzamento per me. Porto i miei saluti a Montella, una persona che stimo, gli auguro le migliori fortune. Sono molto felice di essere tornato in quella che considero una mia seconda casa, dove ho tanti ricordi e tante persone che conosco. Ho tanta stima e affetto per la città e per i tifosi che mi hanno sempre accolto benissimo, è un legame che esiste da tantissimi anni e sono qui anche per ripagarli della stima. Affronto questa avventura con tanto entusiasmo e lavoro, la mia parola è lavoro, lavoro, lavoro… Metterò tutta la mia passione per creare una squadra ben organizzata ma con una mentalità che deve farci onore in tutti i campi, sempre alla ricerca della vittoria in casa e fuori casa. Chiedo ai giocatori attaccamento alla maglia e rispetto. Attarversano un momento particolare ma sono pronti a lavorare con determinazione e volontà per ribaltare una situazione che in questo periodo si è fatta difficile.

conferenza stampa di beppe iachini

Cominciano le domande dei giornalisti nella prima conferenza stampa di Beppe Iachini da allenatore della Fiorentina.

Quale è la malattia della squadra secondo te? Cosa può portare Beppe Iachini e cosa chiederai a Pradè?

Ho sentito parlare con piacere della mia grinta e del mio attaccamento, ma per il mio bagaglio di allenatore cerco di dare una mentalità e una organizzazione. Di andare a cercare di diventare squadra in casa e fuori casa. E capire cosa è successo nelle ultime partite. Un po’ di esperienza l’ho fatta, non ho la bacchetta magica, non mi paice buttare fumo negli occhi, in breve tempo capirò cosa sia successo. Sempre attraverso il lavoro. Voglio vedere l’orgoglio verso questa maglia. Mi sono già fatto delle idee, poi dovrò ritirare fuori quello che questi ragazzi hanno dentro, per riportarli al loro vero potenziale.

Che idea si è fatto sul sistema di gioco della Fiorentina? E la posizione di Chiesa in campo?

Io non sono un allenatore integralista, ho giocato in diversi moduli e ottenuti risultati. Per me contano le caratteristiche dei giocatori e vedo una rosa di qualità. I moduli sono solo numeri, conta solo l’interpretazione nella fase di possesso e non possesso. Serve identità e compattezza per raggiungere i risultati. Per i numeri mi riservo di vedere i ragazzi sul campo, mi spiace non aver ancora potuto lavorare, io sono contro le vacanze. Per quanto riguarda Chiesa ci ho parlato in questi giorni e lo devo ringraziare. Perchè lui era qui al campo con me rinunciando alle sue vacanze. Gli avevo chiesto questo e lui si è sacrificato, segno che è un bravo ragazzo. Sono stato molto felice di aver potuto scambiare con lui delle parole. Lui può interpretare diverse posizioni in campo. Andremo a verificarlo compatibilmente con l’aspetto tattico della squadra, ma lui è un jolly prezioso per la squadra.

Conferenza stampa di Beppe Iachini da allenatore viola

Sei venuto a Firenze per tenere la Fiorentina in Serie A o pensi che la Fiorentina possa fare un altro campionato?

Io non mi pongo limiti. Non mi piace vendere fumo, la classifica ora è questa. Di sicuro se raggiungeremo i 40 punti non ci fermeremo per arrivare più in alto possibile e raggiungere posizioni più congeniali alla storia della Fiorentina. Ma ora restiamo coi piedi per terra a curare la malattia di questa squadra in questo momento.

Risponde anche Pradè

Dai nonstri calciatori voglio consapevolezza del fatto che nessuno di noi si aspettava di stare in questa situazione. Dopo il Cagliari i ragazzi mi hanno detto che il loro obbiettivo era l’Europa League. Poi c’è stata la partita col Verona… ecco ora devono avere la consapevolezza che ogni partita deve essere una battaglia.

Questa avventura è la sfida più importante della tua carriera? E chiedo a Pradè sull’accordo concreto con Iachini…

Risponde Pradè

Rispondo subito, 18 mesi di contratto.

Iachini

Mi è capitato come tutti gli allenatori di fare il mio percorso, ho fatto la gavetta e ovunque ho lavorato ho cercato di creare mentalità e ho ottenuto ottimi risultati. Col mio staff abbiamo valorizzato tanti giovani che oggi giocano in grandi squadre. Ho la convinzione che questo sia un altro appuntamento importante del mio percorso che affronto con un piacere particolare perchè torno in una città che amo e in un ambiente per cui ho fatto il tifo anche dopo essere andato via. Cercherò di avere la giusta attenzione e professionalità per fare il meglio possibile per questa squadra per il bene dei tifosi. Per me è una sfida importante che voglio vincere. Chiedo per questo l’appoggio di tutti, compreso il vostro (rivolto ai giornalisti, ndr). C’è da lavorare tanto, siamo pronti.

Ha parlato anche con gli altri giocatori più rappresentativi? Sono già stati fatti nomi di mercato?

Ho parlato con Chiesa ma ho telefonato a tutti per poter dar loro un programma di lavoro. Sono convinto che i ragazzi avrebbero comunque fatto qualcosa a casa, ma gli abbiamo dato un programma per ritrovarli al meglio. Ho manifestato loro tutta la mia stima e sono convinto che con questi ragazzi potremmo fare un bel percorso insieme. Sono convinto che abbiano grandi potenzialità inespresse. Io dico sempre ai miei ragazzi che fare i giocatori quando si vince riesce a tutti, è quando che si perde che si vedono oltre ai calciatori anche gli uomini. Per il mercato ho le idee chiare anche se non abbiamo avuto ancora modo di parlarne. Voglio rendere la mia squadra un po’ più omogenea.

Perchè è stato coiunvolto anche Aquilani? C’è qualche suo ex compagno che le è rimasto nel cuore?

Alberto Aquilani è un ragazzo che conoscevo, ha ottime doti di lavoro e di capacità quindi avendo la possibilità di averlo con me ho chiesto di poterlo inserire nel nostro staff. Ho ricevuto tanti messagi di ex compagni, qui abbiamo vissuto tante emozioni. Uno in particolare quello del sindaco di Firenze che mi ha accolto dandomi il benvenuto in città. Mi ha fatto capire quanto ci sia attaccamento, io l’ho preso a nome di tutti i tifosi della città.

Quale è il rischio di partire? Dove pensi ci sia più da lavorare?

Io non tocco mai quello che è stato il passato. Sono subentrato a Sassuolo facendo bene e portandolo al record di punti, a Empoli ho lasciato la squadra salva. Faremo dei test, delle valutazioni e poi andremo a lavorare sotto tutti gli aspetti, sia fisici che psicologici. Loro devono essere pronti per lavorare a modo mio. Io so cosa voglio dalla mia squadra e so dove voglio arrivare. Quante settimane mi ci vorranno non lo so. La squadra deve diventare “figlia” mia. Deve essere anche qualitativa, spesso le mie squadre hanno raggiunto record di vittorie in campo, cercherò di ripetermi anche qui con l’aiuto di tutti.

Cosa ne pensa di Pedro? Può rischiare di rimanere schiacciato dalle responsasbilità?

Pedro è un ragazzo che ho visto e in questi giorni ancora di più. Aspetto di vederlo sul campo per dare una valutazione. Viene da un infortunio al ginocchio, so quanto può essere pericoloso. Del Piero ci ha messo un anno e mezzo per recuperare. Andremo col mio staff a fare delle valutazioni fisiche e poi potrò dare una rispsota più precisa sul suo percorso, per il suo bene e quello della Fiorentina.

Chiedo ai direttori, il mister è la figura anche per il futuro?

Risponde Barone

Se abbiamo fatto la scelta di portare qui Beppe Iachini fa parte della nostra scelta di fare un percorso. Crediamo di avere una squadra capace, ci vogliono dei ritocchi. Poi, come ha detto Giuseppe, ci sono tante cose che lui col suo staff deve capire su questa squadra. La mai risposta è sì, Beppe Iachini fa parte del percorso della Fiorentina.

Una squadra troppo giovane può aver limitato?

I giovani sono sempre una risorsa importante perchè portano entusiasmo e voglia di misurarsi. Ci sono anche giocatori esperti in questa rosa, noi dobbiamo creare una squadre che sia squdra. Senza guardare a giovani e vecchi. Per me non cambia se un giocatore ha 18 anni o 35. Per quello che ci vorrà per rendere la squadra più omogenea ne parlerò col Direttore.

Continua la conferenza stampa di Beppe Iachini con domande dirette suo giocatori.

Che idea si è fatto di Castrovilli?

Premesso che è un centrocampista di qualità posso dire che con me i centrocampisti hanno sempre fatto tanti gol. Io voglio che i centrocampisti accompagnino l’azione, andremo a lavorare anche sotto questo aspetto. Castrovilli come i suoi compagni di centrocampo dovranno essere partecipi al gioco della squadra e saper finalizzare. Un centrocampista è un vero centrocampista quando a fine campionato ha fatto 7/8 gol. Castrovilli oltertutto lo ha nelle sue potenzialità, può fare diversi gol.

Riguardo Franck Ribery?

Sono convinto che sia una grande risorsa per la Fiorentina, ha grande esperienza e carattere. Può dare una grande mano anche ai giovani. Per l’aspetto tecnico è sotto gli occhi di tutti.

Ha rifiutato altre proposte? Quando ci sono stati i contatti con la Fiorentina?

I contatti ci sono stati dopo la partita con la Roma. Durante il campionato mi erano arrivate altre proposte dalla Serie A, anche dall’estero e anche da una nazionale. Ma io sono uomo di campo, ho preferito aspettare. Certo non ho aspettato che la Fiorentina andasse male, da fuori percepivo che potesse riprendersi. Poi ci sono magari state altre problematiche ed è arrivata la chiamata della Fiorentina che mi ha fatto molto piacere. Sono orgoglioso di far parte di questo progetto.

Una domanda per Barone o Pradè: la campagna acquisti?

Risponde Pradè: Sono cose che vanno analizzate. Posso dire sul mercato, riallacciandomi alle parole di Barone, sento fortemente questa responsabilità, nei confronti della società e dei tifosi. Metterò tutto me stesso per portare sul tavolo più situazioni possibili, voglio però che vengano valutate in maniera molto attenta. Vorrei che il mister valutasse la rosa al completo. Come ho fatto sempre in carriera, sono 30 anni che faccio questo lavoro, faccio questo col massimo della lealtà, sbagliando come un essere umano certo. Darò il massimo perchè capisco la delusione del presidente Commisso. So benissimo quanto gli è pesato mandare via Vincenzo Montella. Anche io so di esser sotto esame, cercherò di essere al loro fianco per tantissimi anni. Mi piacerebbe non dover firmare più nessun contratto con la Fiorentina ma andare avanti con la lealtà, il rispetto e la fiducia.

La ricerca dei giovani nelle società limitrofe?

Barone: Per la Toscana il nostro scouting esiste da molti anni. Da gennaio ci saranno nuovi responsabili del settore giovaniele. Vogliamo preparare il futuro della Fiorentina partendo dal Centro Sportivo. Ho sempre detto che la Toscana, per la Fiorentina, è un mercato importante. E’ un terreno ricco anche se siamo attualmente l’unica squadra in Serie A.

Pradè aggiunge: un saluto affettuso a Vincenzo Vergini da parte mia, un grande porfessionista. Capisco che dopo 14 anni le situazioni possano cambiare. Continueremo a seguire il suo metodo di lavoro. Abbiamo Niccolini e Cappelletti che per la Toscana sono un’eccellenza.

Zurkowsky che con Montella ha giocato pochissimo? E Lirola che non ha reso come ci si aspettava?

Zurkowsky lo conosco, lo avevo seguito anche in passato. Ha delle potenzialità, ci andrò a lavorare per farlo crescere ulteriormente per farlo diventare un giocatore giusto anche per noi. Sarà il campo a parlare. Per quanto riguarda Lirola lo conosco e l’ho avuto, ci siamo tolti soddisfazioni insieme e siono sicuro che abbia potenzialità per fare bene. Ha un carattere troppo buono, deve diventare più “ignorante” nel mio modo di vedere. Ma con me ha fatto ottime gare.

Quanto si è emozionato a rivestire di viola? Va ancora bene il coro “Picchia per noi Beppe Iachini”?

Una emozione unica, ogni volta che torno a Firenze, è come se tornassi a casa mia. E’ la mia seconda casa. Quando ho incontrato in giro per il mondo tifosi viola ho sempre avuto grande affetto. Son tornato con tanto entusiasmo e tanta gioia. La stima dei tifosi è ricambiata, i tifosi sono sempre stati il 12° uomo in campo e sempre lo saranno a prescindere da me.

Questa squadra non segna nemmeno per sbaglio, ci sarò un impegno economico importante? La punta è prioritaria? I nomi che girano sono una follia dei giornali?

Pradè: il problema del gol è avvenuto qunado abbiamo vuto defezioni. Con Ribery non avevamo questo problema. In effetti oggi ci mancano i gol, quindi è una cosa che dovremo valutare.

Si conclude qui la prima conferenza stampa di Beppe Iachini da allenatore della Fiorentina.

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